Premiato da una massiccia adesione da parte delle principali aziende farmaceutiche e nutraceutiche presenti in Italia, l’evento dell’8 maggio organizzato da Bird & Bird con Federsalus ha fatto luce su un settore sempre più strategico del mondo farma.
Spunto per gli organizzatori, i risultati dell'ultima indagine del Centro Studi FederSalus, che ha confermato come il mercato degli integratori alimentari in Italia sia solido e in crescita, con una stima degli investimenti negli ultimi 12 mesi pari a circa 239 milioni di euro accompagnati da un forte interesse, ancora prospettico, per i mercati internazionali. Ed è su questo ulteriore sviluppo del business che si sono concentrati i numerosi interventi, tesi a fare luce sulle reali opportunità ed i rischi legati a questo tipo di investimento.
E’ stato Massimiliano Mostardini, chairman di Bird & Bird, a fare gli onori di casa, introducendo la presentazione della ricerca, curata da Giuseppe Marinò di FederSalus. Mark Abell, partner di Londra e Edoardo Monopoli hanno poi portato la voce internazionale dei possibili business models e della gestione dei rischi legati all’internazionalizzazione di prodotti così particolari. Il discrimen più forte è quello dei paesi scelti, che dettano legge ognuno a se stante soprattutto in materia di asset IP, regulatory e regime di tassazione.
Ai quattro professionisti della sede italiana, Gaetano Salvioli, Marco Turrini, Rita Tardiolo e Alessandro Pontiroli, è stato affidato il compito di circoscrivere, in tal senso, le condizioni di successo dal punto di vista regolatorio, della proprietà intellettuale e fiscale, con esempi tratti dalla legislazione di paesi diversi.
A chiudere il cerchio, una sessione partecipata da Francesco Paolo Bonina, professore dell’Università di Catania, Massimo Piacentini di Sirpea e Letizia Marinosci di Mylan.