L’Autorità per la Concorrenza e il Mercato ha aperto un procedimento istruttorio ex art. 102 TFUE per verificare se l’operatore incumbent nel mercato del riciclo dei beni in plastica polietilene, Polieco, stia abusivamente tentando di impedire l’ingresso di concorrenti nel mercato e preservare, così, una situazione di monopolio nel settore dei servizi di compliance ambientale funzionali al rispetto del principio “chi inquina, paga”.
Accogliendo la segnalazione del nuovo consorzio Ecopolietilene - assistito per i profili antitrust da Federico Marini Balestra, partner, e Lucia Antonazzi, associate, dello Studio Legale Bird & Bird - l’Autorità vuole ora assicurarsi che nulla osti alla effettiva liberalizzazione del mercato dei servizi di compliance ambientale prevista dal testo unico ambientale.
Sotto osservazione, dunque, le recenti condotte tenute dal consorzio dominante – Polieco – a valle dell’autorizzazione ministeriale di Ecopolietilene nel 2020; condotte che, secondo la tesi accusatoria dell’AGCM, sarebbero idonee non solo a minare la potenzialità concorrenziale del mercato, ma anche a determinare un effetto negativo dal lato ambientale.