Il 15 Maggio 2017, il Ministero della Salute ha pubblicato un documento in cui ha rivisto gli apporti giornalieri di nutrienti ammessi negli integratori alimentari. In particolare, il Ministero ha rivisto il quantitativo massimo di Vitamina D, Vitamina B12 e Vitamina K, allineandoli alle risultanze degli studi internazionali, nonché al risk assessment effettuato dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
In particolare, sono stati incrementati gli apporti massimi di Vitamina D (da 25 a 50 mg), VitaminaB12 (da 33 a 1000 mg) e Vitamina K (da 105 a 180 mg).
Questo intervento segue la nota, pubblicata il 22 Febbraio 2017, con la quale il Ministero della Salute ha rivisto anche l'apporto massimo giornaliero di caffeina che può essere assunta con gli integratori alimentari, fissando il livello massimo in 200 mg.
Questo quantitativo è stato determinato tenendo conto della Scientific opinion on the safety of caffeine, pubblicata dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) il 27 maggio 2015, che rappresenta la base scientifica comune a livello europeo per definire i limiti di impiego della caffeina negli integratori alimentari. Nel suo studio, l’EFSA ha concluso come per il consumatore medio adulto, l’assunzione giornaliera da tutte le fonti non dovrebbe superare i 400 mg, di cui non più di 200 mg con una singola razione. Quantitativi più bassi sono stati fissati, invece, per le donne in gravidanza e allattamento, per le quali l’apporto giornaliero complessivo non dovrebbe, superare i 200 mg.
La nota ministeriale disciplina anche l'etichettatura e la presentazione degli integratori contenenti caffeina, prevedendo che la dicitura contenuta all'interno dell'allegato III, punto 4.2. del Reg. (UE) 1169/2011 «Contiene caffeina. Non raccomandato per i bambini e durante la gravidanza» deve comprendere anche l'allattamento, dato che l'EFSA ha affermato l'analogia tra gravidanza e allattamento con riguardo ai livelli di assunzione sicuri della sostanza.
Per quanto concerne, invece, le indicazioni sulla salute legate al contenuto di caffeina, il Ministero precisa che, considerando il limite stabilito per gli integratori alimentari, i soli claims sulla caffeina che restano ammissibili, in attesa di sviluppi a livello europeo, sono i due relativi rispettivamente all’attenzione e alla concentrazione, entrambi giustificati da una razione di caffeina di almeno 75 mg. L'impiego di questi claims, tuttavia, deve essere accompagnato dalla raccomandazione di non superare un apporto massimo giornaliero di caffeina, da tutte le fonti, pari a 400 mg.
L'articolo fa parte della newsletter Flash Food di giugno 2017.