Il 12 luglio 2024 è stato pubblicato il Regolamento 2024/1689 (c.d. Artificial Intelligence Act” o “AI Act”), primo testo di legge al mondo che regolamenta in modo organico la fornitura e l’uso di sistemi di intelligenza artificiale.
Dopo oltre tre anni di discussione in sede europea, da oggi l’AI Act è finalmente legge.
Ripercorriamo di seguito i principi normativi fondamentali e gli aspetti operativi ai quali le aziende dovranno prestare attenzione.
L’AI Act individua diverse categorie di soluzioni di intelligenza artificiale sulla base, tra gli altri, delle relative caratteristiche tecniche, del possibile impiego e del contesto di utilizzo.
Vengono così identificate le pratiche di intelligenza artificiale del tutto vietate dall’ordinamento e i sistemi di IA "ad alto rischio". Per questi ultimi sono previsti molteplici requisiti, adempimenti e obblighi in capo ai fornitori, ai deployer e agli altri soggetti coinvolti nella distribuzione di tali sistemi.
Vengono regolamentati anche i modelli di IA per finalità generali e particolare attenzione viene, inoltre, prestata ai modelli di IA per finalità generali con rischio sistemico – per la capacità di impatto significativo sul mercato o sui diritti fondamentali. Infine l’AI Act individua regole specifiche per “determinati” sistemi di IA (per la capacità di interagire con persone fisiche o in determinati contesti sensibili).
Ogni azienda che fornisce, impiega, importa o distribuisce sistemi di AI (o che utilizza output di sistemi di AI) dovrà verificare se tale sistema rientra in una delle categorie tra quelle sopra indicate. Sulla base di questa analisi, infatti, discenderanno specifici obblighi in capo all’azienda.
L’AI Act prevede, difatti, a seconda dei casi, obblighi per:
Il nostro team è a disposizione per fornirVi assistenza nell’attività di applicazione e implementazione della disciplina normativa dell’AI Act, attraverso, tra l'altro: